Una visita al Museo Nicolis, il paradiso degli amanti del mondo a motore
Nell’estate del 2014, quando ormai la mia vecchia Astra SW stava per fare il canto del cigno, ho fatto una piccola vacanza sul lago di Garda con mio marito e mio figlio: per puro caso, un giorno, mentre andavamo da Soave a Verona, ci imbattiamo in un cartello. Indicava la presenza di un museo… ma non uno come tanti, uno speciale.
Il Museo Nicolis, a Villafranca di Verona, è dedicato totalmente alla storia di tutto ciò che è il trasporto privato: la collezione di automobili è vastissima, e contiene vere e proprie perle.
Il palazzo che ospita il museo
Ci sono degli esemplari spettacolari, come ad esempio la meravigliosa Isotta Fraschini, la Delorean, la Topolino e la Balilla, tutte in uno stato di conservazione semplicemente perfetto.
Isotta Fraschini
Delorean
Topolino
Non mancano ovviamente le due ruote: si va dalle classiche Lambretta e Vespa fino alla Yamaha Roc YZF 500 GP, sulla quale Lucio Pedercini è stato incoronato come miglior pilota privato del Motomondiale giapponese nel 1999.
Lambretta
Le biciclette partono da quando ancora non avevano i pedali con la Draisina, seguita (è proprio il caso di dirlo) a ruota dagli enormi bicicli e per finire con le biciclette da corsa, una su tutte la Coppi Special.
Draisina
Alle collezioni maggiori appena citate, se ne aggiungono altre, che però definire “minori” è praticamente un insulto, visto quanto sono ricche e curate: molto nutrite le sezioni dedicate agli strumenti musicali, alle macchine da scrivere e a quelle fotografiche.
Scatola Musicale Ariston
Sul tetto della struttura, giusto per non farsi mancare nulla, stazionano tre aerei: sono il cacciabombardiere F104G Starfighter, il veivolo d’addestramento T33A Shooting Star (entrambi risalenti agli anni ’60) e il veivolo da Collegamento e Scuola Fiat G46, di un decennio più antico.
Il Nicolis è anche Museo della Tecnica e della Meccanica, per questo espone vari modelli storici di Motori, sia statici che per uso aviazione, nautico e terrestre.
Il fondatore, Luciano Nicolis (venuto a mancare nel 2012), ha aperto la struttura nel 2000, rendendola ogni anno più preziosa aggiungendo alle sue già nutrite collezioni dei nuovi e rari pezzi, reperiti in giro per il mondo: una delle cose che amava dire di questo suo lavoro era
“Noi non siamo i proprietari di tutto questo, ne siamo i custodi per il futuro”
Ora è diretto dalla figlia Silvia, che lo cura con la stessa passione del padre.
Il museo, oltre ad essere on-line con il suo sito ufficiale, è presente anche sui maggiori social network:
Se avete già fatto visita al museo, potete lasciare una recensione su TripAdvisor.
- [Duster MY 2018 ->] Tutorial per l’assemblaggio della chiave a scatto
- Una nuova realtà: nasce in Piemonte l’A.S.D. Amici del Duster
- Buona Duster, ops! Buon Anno a tutti!
- Personalizziamo la nostra Duster con gli adesivi Speedy Design
- [Duster MY 2018 ->] Togliere il bracciolo originale mantenendo la regolazione lombare